I guanti usa e getta sono sempre più utilizzati nella nostra quotidianità per compiere diversi lavori e faccende, dalle più semplici alle più complesse. Ma come scegliere i guanti monouso? Vi sono alcuni fattori decisivi da tenere presente in fase di acquisto, che analizzeremo in questa nostra guida dedicata, per cui non tutti i guanti protettivi sono uguali. Gli elementi da valutare sono il materiale, la misura, il tipo di resistenza offerto, l’eventuale presenza di polvere per far scorrere meglio il guanto. Pochi aspetti ma decisivi per avere a disposizione i migliori guanti usa e getta per il tipo di mansione che ci si appresta a svolgere.
Il materiale
La scelta del materiale di realizzazione è indubbiamente l’aspetto preponderante, in quanto ognuno di essi presenta diverse proprietà per quanto concerne il tipo di resistenza offerto, la protezione, il tipo di presa e via discorrendo. I principali prodotti in commercio sono realizzati in
- Lattice
- Nitrile
- Vinile
- Polietilene
Analizziamo in dettaglio ognuno di questi 4 materiali di realizzazione.
Guanti in lattice
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I guanti in lattice sono tra i più utilizzati in quanto sono molto economici, elastici, flessibili, biodegradabili, sottili, ed offrono un ottimo livello di resistenza a strappi e perforazioni. Il lattice, derivato dall’albero della gomma, permette anche di maneggiare agenti chimici di moderata aggressività. In genere tale materiale è prediletto per operare in questi ambiti:
- Trattamento medico-ospedaliero
- Pulizie casalinghe
- Lavori di bricolage e giardinaggio
- Preparazione di alimenti
L’unico aspetto potenzialmente negativo dei guanti in lattice è che può provocare allergie in chi è intollerante, motivo per cui nel caso è bene valutare le alternative anallergiche come quelle indicate nei capitoli successivi.
Guanti in nitrile
Il nitrile è la più diffusa alternativa al lattice, è il motivo è che questo materiale sintetico è in grado di rivaleggiare in tutte le principali proprietà, offrendo anzi una maggiore resistenza allo stress meccanico, senza contare che permette di manipolare in sicurezza anche solventi chimici aggressivi. I guanti in nitrile generalmente
sono utilizzati in ambito medico e sanitario, ed anche in quello alimentare mentre non sono adatti alla manipolazione degli alcolici. Dal punto di vista dei costi il nitrile è invece molto più caro del lattice, e anche del vinile.
Guanti in vinile
Come materiale protettivo i guanti in vinile vengono scelti soprattutto per i molteplici usi in ambito industriale, soprattutto perché si tratta di un materiale sintetico estremamente economico. Tuttavia il livello di versatilità è molto inferiore rispetto al lattice e al nitrile, in quanto
il tipo di resistenza offerto è più basso, risultando in definitiva assai più fragili e facilmente soggetti a rotture rispetto ad altri modelli usa e getta. Altro elemento limitante dei guanti protettivi in vinile è che hanno una minore sensibilità tattile, motivo per cui ad esempio in campo medico vengono impiegati solamente per le esplorazioni e non invece per effettuare somministrazioni e trattamenti vari.
Particolare importante: rispetto al nitrile e al lattice che vengono smaltiti nell’indifferenziato, i guanti in vinile possono essere gettati nei rifiuti plastici dopo l’utilizzo.
Guanti in polietilene
Un’ultima tipologia di guanti usa e getta che si può valutare in fase di acquisto soprattutto per chi ne fa un utilizzo sporadico e per mansioni molto elementari sono quelli in polietilene, tipici ad esempio per l’uso nei supermercati. Si tratta di prodotti non particolarmente resistenti agli stress meccanici, ma sono ampiamente impiegati tanto in ambito alimentare che in quello medicale.
Scegliere la misura
I guanti usa e getta sono ambidestro e vengono venduti in diverse taglie, che viene indicata in confezione insieme al tipo di certificazione protettiva per la destinazione d’uso. La misura della mano va intesa come la circonferenza nel punto più largo del palmo, ovvero quella che è quello alla base delle dita pollice escluso. Dalla misurazione possiamo quindi arrivare alla taglia espressa in lettere o numeri, secondo questo schema:
- XS – 6 – 152 mm
- S – 7 – 178 mm
- M – 8 – 203 mm
- L – 9 – 229 mm
- XL – 10 – 254 mm
- XXL – 11 – 297 mm
Altro aspetto importante è la lunghezza dei guanti, che in genere non si estende oltre la base del polso, ma esistono in commercio anche modelli più lunghi, che arrivano a metà avambraccio o appena al di sotto del gomito, utili soprattutto in determinati ambiti lavorativi.
La polvere
Per prodotti come i guanti in lattice o nitrile viene specificato in confezione se essi siano con o senza polvere, che un tempo era semplice talco per favorire la calzatura mitigando l’attrito, mentre oggi viene impiegato prevalentemente amido di mais. Se oggi è generalmente più facile indossare guanti protettivi aderenti, grazie ai progressi tecnologici raggiunti,
la polvere viene ancora impiegata per chi ha un’eccessiva sudorazione delle mani, per cui la polvere ha un effetto assorbente che contrasta la concentrazione di umidità nel guanto, che offre sensazioni sgradevoli. La controindicazione è che talora questa polvere di amido di mais assume forme di micro-prismi che può irritare la cute provocando dermatiti e altre reazioni allergiche.
Costo e quantità
Il costo dei guanti monouso è tendenzialmente economico, soprattutto se parliamo di materiali come il lattice, per cui mediamente una confezione standard costa tra i 10 e i 20 euro. Parliamo di confezione standard poiché
vi sono quantità diverse in base al formato: se la media è 100 pezzi a scatola, in base al marchio e al tipo di prodotto si può passare da un minimo di 10-20 paia di guanti fino anche a 1000. Acquistando i guanti usa e getta on line presso gli store specializzati è possibile usufruire spesso di sconti e offerte promozionali che rendono ancora più conveniente l’acquisto.
Conclusioni
Sono dunque poche le cose che bisogna valutare nella scelta dei guanti usa e getta, e in base alle proprie necessità di utilizzo, il tipo di impiego e la frequenza diventa assai facile trovare il prodotto più soddisfacente. L’uso dei comparatori on line permette di agevolare rapidamente la ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo, analizzando le offerte più allettanti a disposizione in base a questi pochi, semplici parametri tecnici che fanno la differenza in sede di acquisto.